Bloody Mary

Ecco come nasce questo particolarissimo drink



La storia del Bloody Mary, uno dei cocktail più iconici e amati al mondo, ha diverse versioni e leggende associate. La sua origine è stata oggetto di dibattiti tra gli amanti dei cocktail per molti anni. Ecco una delle storie più popolari sulla sua creazione:

La leggenda narra che il Bloody Mary abbia avuto origine negli anni '20 o '30 del XX secolo a Parigi, Francia. Si racconta che un barman americano di nome Fernand Petiot lavorasse al famoso Harry's New York Bar a Parigi. Durante quel periodo, il barman aveva accesso a una vasta selezione di alcolici, compresa la vodka, che all'epoca era una novità in Francia.

Petiot iniziò a sperimentare nuovi cocktail e una delle sue creazioni era una miscela di vodka, succo di pomodoro, limone, spezie e un pizzico di sale. Il cocktail era servito in un bicchiere alto con ghiaccio e guarnito con una fetta di limone o una fogliolina di sedano.

La bevanda divenne rapidamente popolare tra gli expat americani e altri frequentatori del bar. Tuttavia, inizialmente, il cocktail non era noto come "Bloody Mary". Si dice che abbia preso questo nome quando un cliente, facendo riferimento alla regina Maria I d'Inghilterra (conosciuta anche come Bloody Mary), suggerì che il colore del cocktail assomigliasse al colore del sangue che scaturiva dalle esecuzioni reali durante il suo regno.

Negli anni successivi, la ricetta del Bloody Mary è stata affinata e personalizzata in diverse varianti, con l'aggiunta di ingredienti come tabasco, worcestershire, pepe nero e altri condimenti per creare il sapore caratteristico che conosciamo oggi.

Indipendentemente dalla versione della sua origine, il Bloody Mary è diventato un cocktail classico, amato per il suo sapore unico e la sua versatilità. È spesso associato ai brunch e alle occasioni di festa, ed è diventato un simbolo di eleganza e raffinatezza nel mondo della mixology.

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